giovedì 20 novembre 2014

È morta la Duchessa d’Alba, la più aristocratica d’Europa

 Aveva 88 anni, se n’è andata circondata dalla sua numerosa famiglia nel palazzo di Dueñas, in Andalusia. Tutta la Spagna piange la “Cayetana”, ricchissima e ribelle, che comprava abiti ai grandi magazzini, e alla compagnia dei nobili preferiva zingari e ballerini




Se ne è andata da par suo María del Rosario Cayetana Fitz-James Stuart, XVIII Duchessa d’Alba, 88 anni. La nobildonna che Oriana Fallaci dipingeva come “il sangue più blu di tutti i sangui della terra”. Colpita da una polmonite domenica scorsa e ricoverata d’urgenza nell’ospedale Quirón Sagrado Corazón della sua amatissima Siviglia, martedì scorso ha ordinato ai medici di trasportarla nel suo palazzo preferito, sito nella stessa città andalusa, quello di Dueñas. Attorno a lei c’era tutta la sua famiglia e anche tutta la Spagna. Persino Il filo-socialista El País, il giornale più importante e letto della Piel de Toro, ha fatto una diretta. Cayetana era la aristocratica con più lignaggio d’Europa, (14 volte Grande di Spagna, 7 duchessa, 23 contessa, 1 viscontessa, 17 volte marchesa), imparentata, come spiega il suo cognome, con la casa reale britannica. Ed era amata da tutti, nobili e plebei. Un autentico mito.
Di una bellezza leggendaria che aveva ostinatamente cercato di conservare con restyling che l’avevano quasi trasformata in un mostro, la duchessa madrilena era la protagonista della stampa rosa da sempre. Sposata 3 volte, l’ultima con un ex impiegato statale socialista spiantato, Alfonso Diéz, 24 anni più giovane di lei, ricchissima (patrimonio stimato in 1, 2 miliardi di euro), proprietaria di una della collezioni d’arte private più importanti del mondo, la duchessa che si dava del tu con la regina d’Inghilterra era una “rara avis” persino durante il franchismo, cocciuta e ribelle.
Il suo primo amore è stato un torero, il mitico Pepe Luis Vázquez. E nella sua vita le conquiste, vere o presunte che fossero, non sono mancate mai, nonostante si fosse sposata a 30 anni con il primo marito, morto nel ’72. Di lei si innamorarono il principe italiano Aspreno Colonna, Alí Khan, il padre dell’attuale Aga Khan e uno dei mariti della leggendaria attrice Rita Hayworth.
Per non smentire la sua fama di andare sempre controcorrente, rimasta vedova del duca Luis Martínez de Irujo, si risposó nel ’75 con il compianto ex gesuita progressista Jesús Aguirre, coltissimo, e i nobili gridarono allo scandalo. Ma lei, dall’alto dei suoi titoli, non se ne curava. Come quando è tornata all’altare con il travet Diéz.
Indomita cavallerizza, sfrenata danzatrice di flamenco, amica di ballerini e matador, Cayetana ha sempre fatto parlare di sé anche per la sua stravaganza: comprava indumenti ai popolarissimi grandi magazzini “Galerias Preciados “ e si era permessa il lusso di rifiutare un autoritratto propostole nientemeno che da Picasso. Per spostarsi da Madrid a Siviglia non usava auto di lusso con autista, ma la Tav statale. Frequentava poco i sangue blu: preferiva gli zingari sivigliani, che la onoravano durante le processioni della Semana Santa passeggiando sotto il suo palazzo il Cristo de los Gitanos. Appena dopo il suo terzo matrimonio, per esprimere la sua allegria, si era messa a ballare il flamenco mentre le tv la riprendevano. Ultimamente si occupava dei suoi 6 figli, con matrimoni andati male che facevano la gioia della stampa rosa, e dei suoi 9 nipoti. La Spagna intera la rimpiange: un primato che pochi nobili possono vantare





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